Il linguaggio SQL (DDL,DML)

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 I tuoi dati aziendali sono confusi e non riesci a trovale il dato che ti serve? L’azione marketing non ha un database che la supporta? Non riesci a trovare i dati dei tuoi possibili clienti ?

I LINGUAGGI PER DATABASE

  • DDL (Data Definition Language): linguaggio per la descrizione dei dati, delle tabelle e delle viste (strumento con il quale si crea la struttura fisica del data base, facendo riferimento allo schema logico).
  • DML (Data Manipulation Language): linguaggio per il trattamento (o manipolazione) dei dati contenuti nel data base (inserimenti, modifiche o cancellazioni).
  • Query Language: linguaggio per le interrogazioni alla base di dati (ritrovamento dei dati sulla base dei criteri di ricerca richiesti dall’utente).

Nei moderni prodotti software DBMS si ha più frequentemente un linguaggio per la basi di dati che comprende i comandi di tipo DDL + DML + Query Language.

CARATTERISTICHE DEI LINGUAGGI PER DATABASE

I linguaggi per basi di dati relazionali possiedono i comandi per:

  • definizione del data base
  • manipolazione dei dati
  • associazione tra tabelle diverse
  • interrogazioni degli utenti

 

Ci sono alcune caratteristiche comuni ai diversi linguaggi:

  • si basano sulla visione tabellare dei dati
  • non richiedono la specificazione dei percorsi per ritrovare i dati
  • operano su gruppi di righe o sull’intera tabella, anziché su una riga per volta
  • usano interfacce per l’utente (a menu o grafiche).

 

IL LINGUAGGIO SQL (STRUCTURED QUERY LANGUAGE):

  • è di fatto lo standard tra i linguaggi per la gestione di data base relazionali.
  • prima versione IBM alla fine degli anni ’70 per un prototipo di ricerca (System R)
  • negli anni ’80 linguaggio per DBMS della IBM (DB2 e SQL/DS)
  • standard ANSI (American National Standards Institute) nel 1986
  • standard ISO (International Standards Organization) nel 1987
  • aggiornamenti degli standard nel 1992 da ANSI (ANSI X3.135) e ISO (ISO 9075).

 

IDENTIFICATORI, DATI, COSTANTI E OPERATORI

  • Identificatori: nomi di tabelle e di colonne

Per identificare il nome di una colonna: NomeTabella.NomeColonna (separati dal punto).

  • Tipi standard per gli attributi:

CHARACTER, DATE, INTEGER, SMALLINT, FLOAT, ecc. N.B. Ci possono essere differenze della dichiarazione dei dati in diverse versioni del linguaggio SQL nei prodotti DBMS (per esempio in Access per Windows).

¨       Il valore Null nelle colonne della tabella indica un valore non disponibile o non definito.

¨       Le costanti stringa sono delimitate dai caratteri ‘ (apice).

¨       Si possono usare gli operatori NOT, AND e OR nella scrittura delle condizioni.

 

LA DEFINIZIONE DELLE TABELLE (DDL= Data Definition Language)

Il linguaggio SQL possiede i comandi per creare, modificare ed eliminare le tabelle dal database relazionale:

  • CREATE TABLE
seguito dal nome della tabella e dall’elenco degli attributi;

per ogni attributo occorre specificare il nome e il tipo di dato.

 

  • ALTER TABLE
per aggiungere una nuova colonna (ADD) a quelle già esistenti

per togliere una colonna (DROP).

  • DROP
seguito dal nome della tabella, per eliminare una tabella.

Nota: nei prodotti DBMS moderni queste operazioni vengono eseguite usando l’interfaccia utente (a menu o grafica).

I COMANDI PER LA MANIPOLAZIONE DEI DATI (DML)

Il linguaggio SQL possiede i comandi per inserire, modificare ed eliminare le righe di una tabella, cioè le funzioni di linguaggio DML (Data Manipulation Language):

 

  • INSERT: inserire nuovi dati nelle righe della tabella
  • UPDATE: aggiornare i valori nella tabella
  • DELETE: cancellare righe della tabella.

Nota: nei prodotti DBMS moderni queste operazioni vengono eseguite in modo usando l’interfaccia utente (a menu o grafica).

 

Il comando SELECT

È il comando principale di SQL che realizza le funzioni di linguaggio per le interrogazioni (Query Language) :

  • attivare le interrogazioni sulle relazioni
  • implementare le operazioni relazionali per ottenere nuove tabelle.

 

Struttura generale del comando SELECT :

 

SELECT …..

FROM ….. 

WHERE …..

 

  • dopo SELECT: nomi delle colonne da elencare (per indicare tutti gli attributi si scrive l’asterisco * accanto a Select )
  • dopo FROM : il nome o i nomi delle tabelle
  • dopo WHERE: la condizione da controllare sui valori delle righe (anche più condizioni combinate con gli operatori AND, OR e NOT).

 

Con SELECT DISTINCT… le righe duplicate nella tabella risultante vengono ridotte a una.

Fine Prima Parte  (Continua…)

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